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In questo articolo-approfondimento ci occuperemo della normativa spazi confinati.
Gli ambienti confinati costituiscono un luogo di lavoro complesso e che presenta potenziali rischi molto elevati in termini di infortunio. Proprio per questa loro peculiarità, gli spazi confinati richiedono una particolare attenzione per garantire la sicurezza degli operatori. Il 14 novembre 2024 è entrata in vigore la nuova norma UNI 11958 – “Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento – Criteri per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi” – rivolta ai datori di lavoro con personale proprio e ai committenti che si rivolgono a terzi.
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ToggleCome già abbiamo avuto di spiegare in maniera approfondita in uno specifico articolo, gli spazi confinati sono quei luoghi circoscritti e non progettati per una permanenza continua, caratterizzati da accessi limitati e/o difficoltosi, ventilazione scarsa o sfavorevole, in cui vi è la presenza o il rischio che si sviluppino condizioni pericolose.
Attualmente, in Italia, le principali normative relative ai lavori in spazi confinati sono 2:
il D.Lgs. 81/2008
il D.P.R. 177/2011
Il D.Lgs 81/2008 regolamenta la sicurezza sul lavoro, e comprende anche le specifiche per gli spazi confinati. Nello specifico, per quanto riguarda gli spazi confinati, il D.Lgs. 81/2008 (articoli 66 e 121 e Allegato IV, punto 3) stabilisce quali sono le misure preventive e protettive necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori in ambienti confinati, soffermandosi in particolar modo sull’importanza che i lavoratori devono ricevere una adeguata formazione e devono operare adeguatamente equipaggiati per prevenire ed evitare infortuni.
Il D.Lgs. 81/2008 obbliga ogni attività a redigere un Documento di Valutazione dei Rischi – DVR aziendale, all’interno del quale vengono identificati, classificati e valutati i pericoli presenti.
Sempre nell’ambito della gestione della sicurezza, il datore di lavoro è chiamato a predisporre una procedura di lavoro che comprende:
campo di applicazione e scopo
definizioni e riferimenti normativi
compiti e responsabilità delle figure aziendali coinvolte
modalità operative (comprensive di descrizione dei rischi e delle misure di prevenzione)
“permesso di lavoro”, che assicura lo svolgimento corretto delle attività preliminari all’accesso negli spazi confinati
Al fine di contrastare incidenti gravi nel settore, oltre al D.Lgs. 81/2008, è stato inoltre varato anche il DPR 177/2011 – “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti” – in cui sono riportate le linee guida e le procedure da rispettare.
In aggiunta al D.Lgs. 81/2008, il D.P.R. 177/2011 ha introdotto requisiti e procedure aggiuntivi da adottare per le imprese e per i lavoratori autonomi che operano in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.
Il DPR 177/2011 stabilisce i requisiti e le disposizioni a cui attenersi in maniera rigorosa, in materia di sicurezza e salute nei lavori in spazi confinati, specificando le competenze richieste, le procedure di accesso e le misure di emergenza da adottare.
Tale decreto prevede inoltre che tali attività siano riservate solamente ad imprese e a lavoratori autonomi in possesso di qualifiche professionali ben specifiche.
Vediamo dunque quali sono gli obblighi previsti dalla normativa D.P.R. 177/2011 per le attività che si svolgono in spazi confinati.
Informazione, formazione e addestramento specifici per tutti i lavoratori coinvolti, datore di lavoro compreso
Dotazione di attrezzature di sicurezza e DPI idonei
Preventiva informazione di tutti i lavoratori circa i rischi presenti nell’area di lavoro
Presenza di personale esperto, in numero minimo pari ad almeno il 30% della forza lavoro
Individuazione di un rappresentante del datore di lavoro committente, avente adeguate competenze in materia di salute e sicurezza
Obbligo del datore di lavoro in materia di valutazione del rischio e di elaborazione di una specifica procedura di sicurezza per le attività in spazi confinati
Il mancato rispetto di tali prescrizioni può comportare per le imprese che operano in spazi confinati un danno quantificabile in sanzioni e in termini di responsabilità.
Qualsiasi attività lavorativa operante nel settore degli spazi confinati o negli ambienti sospetti di inquinamento può essere eseguita solo ed esclusivamente da imprese o lavoratori autonomi qualificati e in possesso di requisiti ben specifici.
Il personale chiamato ad operare in spazi confinati, come anche il datore do lavoro, devono essere debitamente formati ed adeguatamente informati circa i fattori di rischio di tali attività, con verifica di apprendimento e periodici aggiornamenti.
La squadra dei lavoratori deve avere una componente non inferiore al 30% della forza lavoro, con almeno 3 anni di esperienza lavorativa in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.
Oltre ad essere adeguatamente formati ed addestrati sulle operazioni da svolgere, gli operatori chiamati a lavorare in spazi confinati devono essere dotati di attrezzature e strumentazioni idonee per tali attività, come anche di specifici dispositivi di protezione individuale.
In base ai casi specifici, le attrezzature DPI richieste sono:
maschere con filtro o respiratori isolanti
casco o elmetto per proteggere la testa
imbragature di sicurezza
dispositivi di ancoraggio (in caso di rischio di cadute dall’alto)
maschere o occhiali protettivi
indumenti di protezione
guanti
calzature di sicurezza
Per conoscere e sapere attuare le procedure di sicurezza più idonee, caso per caso, è fondamentale che il datore di lavoro o il rappresentante dell’azienda committente informi tutti i lavoratori sui seguenti elementi:
caratteristiche strutturali dei luoghi in cui devono operare
tutti i rischi esistenti in quello specifico ambiente di lavoro
le misure di prevenzione e di emergenza da mettere in atto
In genere, la procedura per informare i lavoratori sulle caratteristiche e i potenziali rischi dell’ambiente in cui devono lavorare, viene svolta nel corso di una intera giornata, antecedente l’inizio dei lavori.
In un ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento, ogni lavoratore è chiamato a ricoprire un proprio ruolo e ad eseguire specifici compiti.
Ecco i principali ruoli della squadra di lavoro.
Lavoratore entrante: colui che opera all’interno dello spazio confinato
Lavoratore attendente: soggetto che vigila e offre assistenza ai lavoratori entranti
Squadra di salvataggio: coloro che sono addestrati per intervenire con operazioni di soccorso in caso di emergenze
Preposto: colui che sovrintende alle attività e alla procedura di lavoro svolte in ambiente confinato
Per limitare i rischi, il datore di lavoro committente deve nominare un proprio rappresentante, il quale deve vigilare – con funzione di coordinamento – sulle attività svolte dai lavoratori.
La norma UNI 11958 fornisce precise linee guida sulla gestione delle operazioni in ambienti critici, come gli spazi confinati, estendendo la portata applicativa delle predette linee guida anche ad ambienti che, formalmente, non rientrano nell’ambito di applicazione del D.P.R. 177/2011, e che presentano caratteristiche strutturali e rischi del tutto simili a quelli degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati.
Nello specifico, il documento definisce i criteri fondamentali per:
la classificazione degli ambienti
l’identificazione dei potenziali pericoli
la valutazione dei rischi associati
la corretta selezione delle attrezzature di lavoro e della strumentazione necessaria
le procedure operative e di emergenza
Inoltre, la norma UNI 11958 si sofferma anche sulle seguenti tematiche:
panoramica dettagliata dei fattori di rischio potenziali che sono presenti negli ambienti confinati
compiti e responsabilità del personale coinvolto nelle attività operative
requisiti per i dispositivi di protezione (individuale e collettiva)
Sulla base di quanto previsto dalle normative di riferimento sugli spazi confinati, riassumiamo qui di seguito o principali requisiti per poter lavorare in ambienti a rischio elevato.
Valutazione dei rischi. Identificare e valutare i potenziali pericoli presenti negli spazi confinati, inclusa l’analisi strutturale dell’ambiente stesso e i materiali presenti in esso
Formazione e certificazione. Il personale deve essere adeguatamente addestrato, formato e certificato, per poter operare in spazi confinati, e deve essere altrettanto formato per utilizzare attrezzature specifiche e adottare procedure di emergenza
Utilizzo di DPI. Tutti i lavoratori coinvolti devono indossare dispositivi di protezione individuale, come caschi, guanti, maschere…
Piani di emergenza. Per poter affrontare qualsiasi tipo di situazione di emergenza, è necessario che vengano predisposte procedure chiare circa le modalità di evacuazione, il primo soccorso e l’uso di attrezzature di emergenza
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